Blog   ·  

Le 5 cose che gli studenti dovrebbero sapere sul plagio

Jonathan Bailey
Jonathan Bailey
Plagiarism Consultant -- Plagiarism Today

Iscrivimi

 

 

 

 

Compilando questo modulo, l'utente accetta l'Informativa sulla privacy di Turnitin. Turnitin utilizza i dati forniti allo scopo di contattare l'utente con informazioni pertinenti. È possibile annullare l'iscrizione a questo tipo di comunicazioni in qualsiasi momento.

 

Gli studenti potrebbero essersi convinti che il plagio è uno degli argomenti più conosciuti e discussi al mondo. Non è esattamente così. Anche se è un argomento di cui si discute frequentemente, quando si parla di questo fenomeno vengono spesso omesse delle informazioni interessanti oltrechè importanti.

Proprio per questa ragione, abbiamo pensato di elencare (senza un ordine particolare) le 5 cose fondamentali che gli studenti dovrebbero sapere sul plagio:

1.Il plagio non interessa solo i testi

Il plagio spesso riguarda le citazioni e la parafrasi. È, infatti, molto facile plagiare quando si usano le idee e le informazioni fornite da qualcun altro senza fare i dovuti riferimenti.

Capire quando bisogni citare la fonte di un’informazione è abbastanza complicato: generalmente, tutto ciò che viene considerato “conoscenza comune” non ha bisogno di citazione. Al contrario, se vengono usati dati ed informazioni sconosciuti, è opportuno fare riferimento all’autore originario poiché sennò si rischia - oltre a commettere plagio - che il vostro lavoro risulti poco credibile.

Si dovrebbe parlare con un docente, se non è sicuri di 'come e quando' inserire una citazione.

2.Gli strumenti per rilevare il plagio hanno anche altre funzioni

I software che rilevano il plagio non servono soltanto a scoprire eventuali imbrogli negli elaborati degli studenti, ma vengono anche utilizzati per determinare il valore di documenti storici e le loro rispettive fonti. Questi programmi, infatti, possono aiutare ad indentificare le possibili fonti o gli autori originari di testi antichi, poiché spesso rilevano le corrispondenze fra diverse frasi e gli storici, o altri esperti di letteratura, li usano dunque molto frequentemente.

All’inizio dell’anno, Dennis McCarthy e il professor June Schlueter dell’Università Lafayette, ad esempio, hanno utilizzato un software di questo tipo per verificare una possibile nuova fonte di un testo di Shakespeare. Lo stesso approccio è stato utilizzato anche per dimostrare, per esempio, che l’Enrico III di Shakespeare è frutto di una collaborazione fra Shakespeare e Thomas Kyd.

Il software non viene soltanto usato nell'ambito degli studi sulla letteratura accademica, ma, ad esempio, anche per dimostrare che molte (se non tutte) le lettere attribuite a Jack lo Squartatore sono false poiché probabilmente frutto dell'immaginazione dei giornalisti dell'epoca.

3. Il plagio: un'insidia all’ordine del giorno

Nonostante sia spesso un problema evidenziato in ambito quasi esclusivamente scolastico e giornalistico, la minaccia del plagio è presente in ogni campo.

A gennaio, ad esempio, il white paper relativo alla cripto-valuta del Tron o TRX ha contribuito alla perdita di più di 13 milioni di dollari rispetto alla sua capitalizzazione di mercato. Vi sono, inoltre, diverse accuse di plagio in corso in campi meno ovvi, come quello dei tessuti, nei quali si sono riscontrati moltissimi i casi di plagio di disegni e modelli.

Il plagio è un problema molto serio in tutti i campi che coinvolgono l'uso della fantasia e della creatività, che si tratti dei fumetti di Nick Simmons, di cruciverba o di fotografie.

4. Il plagio negli studi sul plagio

Si potrebbe pensare che, per quel che riguarda il campo degli studi sul plagio, il problema non esista. Sbagliate, ancora una volta.

Nel 2017, in un elaborato pubblicato in Arabia Saudita e che si concentrava sulle motivazioni del plagio e le possibili strategie per risolverlo, sono stati identificati diversi esempi di plagio. Nel 2015, anche un elaborato proveniente dall'India, che forniva consigli su come evitare il plagio, è stato ritirato perché conteneva esempi di plagio.

L’area di ricerca sul plagio non è dunque immune a questo tipo di errori, anche se - rispetto ad altre aree di ricerca - è un campo che si presenta vittima di questi casi molto meno frequentemente.

5. Il plagio può essere evitato

Il plagio, a primo impatto, sembrerebbe inevitabile poiché è facile da commettere. Se neanche gli esperti sul plagio riescono ad evitarlo, come potreste farlo voi?

Scrivere rispettando l’integrità accademica è tuttavia possibile e ci sono diversi modi per farlo. Using plagiarism detection tools just to double-check your rough draft before an assignment is due can be very helpful. Ad esempio, utilizzare degli strumenti che rilevano il plagio vi permetterebbe di revisionare le bozze prima della consegna finale di un testo; oppure altre funzioni - come quella del “writing cleanroom” - possono aiutarvi ad evitare completamente il plagio. In questo modo, si potranno distinguere con più certezza i vostri lavori da quelli degli altri, evitando così casi di plagio involontario. Apportando delle modifiche al vostro metodo di scrittura seguendo piccole ma importanti accortezze, potrete assicurarvi di non aver commesso plagio nei vostri elaborati.